Nell'archivio di foto di famiglia che ho ritrovato erano presenti quasi 1.800 negativi che spaziavano in un arco temporale dai primi anni Venti fino agli anni Settanta del secolo scorso. I negativi erano di vari formati: dai classici rullini a 35mm (che hanno richiesto un notevole lavoro di 'rimessa in piano' essendo rimasti arrotolati nei loro contenitori di plastica per più di sessant'anni!), a formati oggi desueti quali il 4x3, il 6x4, il 6x8, il 6x9, e lo strano 7x11. La maggioranza di questi negativi erano di foto fatte da mio padre, ma molti erano stati 'ereditati' dall'attività di mio zio Adriano Cancellotti1, poeta, musicista e fotografo professionista che esercitò ad Ancona, iniziando come garzone nel più noto Studio Fotografico Vidau, dai primi anni Trenta fino alla fine degli anni Sessanta dello scorso secolo: ecco la ragione di quegli strani formati di pellicola trovati nell'archivio!. La pulizia e la digitalizzazione di tutti i negativi (per evitare ulteriore degrado dovuto al tempo) ha richiesto molto tempo ed in questa galleria ho voluto inserire gli scatti più significativi che testimoniano fatti storici, eventi, e luoghi di una Ancona che non c'è più, ma che non dovremmo mai dimenticare. Ho inserito anche la digitalizzazione di molte immagini presenti in vecchi album fotografici di famiglia i cui negativi sono andati perduti, ma che sono comunque collegate alla famiglia ed alla sua città di origine.
1 Una bella trattazione storico/critica della fotografia e dei fotografi ad Ancona è in "La fotografia ad Ancona nella prima metà del Novecento" - Università di Bologna - DAMS - Tesi di Laurea in Storia della Fotografia di Davide Vassallo - A.A. 2018/2019